Purtroppo non possiamo sempre pensare alle partecipazioni di matrimonio e a tutti i dettagli organizzativi divertenti. Oggi parliamo della parte meno allettante dei preparativi: l’iter burocratico.
Sai di quali documenti hai bisogno per l’iter burocratico e quali siano tutte le pratiche da sbrigare prima di convolare a nozze?
I documenti richiesti per il rito civile e per quello cattolico sono gli stessi: atto di nascita, certificato contestuale (certificato di stato libero, cittadinanza e residenza), documento di identità, modulo di richiesta pubblicazione, eventuale richiesta di matrimonio in un altro comune. Più complicata la questione delle seconde nozze, per le quali sarà necessaria una sentenza di divorzio o di morte (in caso di vedovanza).
La promessa
La promessa di matrimonio, da non confondere con le promesse d’amore che si scambiano il giorno del matrimonio, coincide con il momento in cui i futuri sposi presentano in Comune tutti i documenti necessari perché possano avvenire le pubblicazioni.
Saranno esposte nei Comuni di residenza dei coniugi dopo aver accertato che il matrimonio può essere liberamente contratto. Una volta trascorsi 8 giorni, si attendono ulteriori 3 giorni per evenutali opposizioni, dopodiché viene rilasciato il nullaosta alle nozze e il matrimonio deve essere celebrato entro un limite massimo di 6 mesi di tempo (180 giorni), pena la perdita di validità.
Nel caso di un matrimonio religioso occorreranno anche la richiesta di pubblicazione del parroco e un certificato di battesimo e di cresima. Non è possibile celebrare il rito religioso senza prima ricevere questi sacramenti. Inoltre è previsto un corso prematrimoniale in preparazione al Sacramento. Ogni coniuge può scegliere fino a tre testimoni. Il rito è piuttosto lungo a seconda delle letture e delle formule scelte, può durare fino a due ore.
Il celebrante solitamente è il sindaco del comune di residenza di uno dei due sposi oppure un suo delegato o un qualsiasi individuo di maggiore età designato dalla coppia (sono esclusi i parenti stretti). Sono previsti due testimoni, uno per coniuge. Il rito consiste nella lettura degli articoli del Codice Civile seguita dal mutuo consenso degli sposi davanti al celebrante e ai testimoni della coppia. Se prevedete di celebrare il solo rito civile si tratta di un iter molto semplice da organizzare grazie all’autocertificazione prevista dalla legge Bassanini.
Il tempo necessario a preparare tutti i documenti si allunga in caso scegliate una sala particolare e molto richiesta, una location diversa dal vostro comune o dalla vostra parrocchia. Altri casi più complessi sono quello delle seconde nozze (per divorzio o sopraggiunta vedovanza), del matrimonio con stranieri, del matrimonio tra minori.
(Vedi anche “Di quanto tempo hai bisogno per organizzare il tuo matrimonio?“)
Si tratta di una scelta che coinvolge l’amministrazione dei beni della nuova famiglia. È possibile optare tra comunione dei beni e separazione dei beni. Il primo regime dichiara che qualsiasi entrata (o debito) successiva al matrimonio sarà destinata alla famiglia ed entrambi i coniugi ne saranno proprietari.La separazione dei beni invece prevede la titolarità esclusiva da parte dei coniugi sui beni acquistati prima e dopo il matrimonio. Nel caso di un matrimonio religioso sarà il parroco a richiedere ai coniugi la loro scelta, altrimenti andrà comunicata al comune.
Contrariamente a quanto si possa pensare l’iter burocratico per sposarsi non è così costoso: esclusi i costi previsti per le marche da bollo da applicare ai vari documenti (una marca da bollo da 14,62€ per ogni comune di residenza) e 0,26€ per il rilascio del Libretto Internazionale di Famiglia, non sono previsti altri costi per il rito in sé. Il costo del matrimonio ruota piuttosto intorno alla scelta stilistica.