Oggi parliamo un po’ di galateo dell’invito nuziale. Sicuri di sapere tutto sull’invito di nozze perfetto?
La partecipazione di nozze rappresenta il biglietto da visita del vostro matrimonio. Riesce a dare, cioè, già un’idea dello stile e del tema prescelti dagli sposi. Ad esempio se preparate le vostre partecipazioni coi centrini di carta delle pasticcerie gli invitati sapranno subito che avete bisogno di un cospicuo incentivo per il vostro conto corrente 😉
Scherzi a parte, occorre prestare particolare attenzione nello scegliere bene i propri inviti.
Dalla scelta della carta, dei colori o delle decorazioni i vostri invitati potranno già capire se puntate sulla semplicità, piuttosto che sull’eleganza o la spensieratezza.
Tra i vari dubbi che ci si pone al momento della scelta c’è quello dei nomi da mettere sulle buste e sul contenuto dell’invito.
Le buste possono essere spedite o consegnate a mano dagli sposi (il galateo prevede tradizionalmente l’annuncio da parte dei genitori ma non è più molto in uso). Nel caso siano spedite si consiglia un preavviso di minimo 3 mesi, soprattutto se il matrimonio è previsto nei mesi estivi di ferie, anche se molti sposi al giorno d’oggi preannunciano la data a voce prima di consegnare gli inviti.
Occhio a dove mettete l’indirizzo: va scritto a mano sulla busta in basso a destra, mentre il francobollo va posizionato in alto a destra.
Attenzione alla formula per scrivere i nomi sulle buste: è importante far capire chi si sta invitando! Sia mai che la zia Adalberta non decida di portare anche il pronipote della figlia dell’amica perché non avete specificato bene a chi fosse rivolto l’invito.
I nomi sulle buste vanno scritti a mano, preferibilmente con una scrittura corsiva per conferire un tocco di eleganza o comunque in bella calligrafia. Se siete proprio negati fatevi dare una mano da un’anima pia.
Davanti ad ogni nome potete aggiungere la formula Gent.ma, Gent.mo o Gent.mi. Si, anche per parenti antipaticissimi, amici sgraditi e autoinvitati. Evitate invece i titoli tipo Ing. o Dott., a meno che non siano titoli nobiliari.
Nel caso di un invito a una famiglia completa basta aggiugere davanti al cognome il termine “Famiglia”, es “Famiglia Bianchi”. Se i figli non vivono più con i genitori riceveranno una partecipazione a parte e nella busta dei genitori si leggerà “Gentilissimo Mario Bianchi e Signora” o “Gentilissimi Mario e Giulia Bianchi” oppure ancora “Gentilissimi Mario Bianchi e Giulia Rossi”.
Passando all’invito, che cosa dovrà contenere necessariamente? I nomi degli sposi, ovviamente, che annunciano il proprio matrimonio, luogo data e ora della cerimonia, indirizzi. Tradizionalmente andrebbero inseriti i due indirizzi della coppia prima di contrarre matrimonio e l’indirizzo scelto dalla futura nuova famiglia. Al giorno d’oggi spesso gli sposi convivono da tempo e riportano un unico indirizzo.
A piede dell’invito si richiede inoltre gentile conferma con la formula R.S.V.P. (dal francese “répondez s’il vous plaît”).
Finora abbiamo parlato indistintamente di inviti e partecipazioni. In realtà non sempre la partecipazione presuppone un invito al ricevimento, anche se da galateo il numero di invitati alla cerimonia e al ricevimento dovrebbe corrispondere. Pertanto solitamente nella partecipazione odierna è previsto un biglietto a parte per l’invito al banchetto. Mi raccomando, leggete bene: non vorrete intrufolarvi per sbaglio ad un pranzo o ad un buffet, magari all’ora sbagliata!
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