Oggi vi lascio alcuni consigli sul simbolo per eccellenza della vostra unione imminente: le fedi nuziali. Mi raccomando, prendeteli sempre sempre con un pizzico di ironia 😉
Quando
Sceglietele con abbastanza anticipo. Non si sa mai che vi ritroviate l’incisione sbagliata a due giorni dalle nozze e la vostra ancora di salvezza più valida per rimediare sia la ferramenta sotto casa. Attenzione anche a ordinare la taglia giusta, soprattutto per i maschietti non abituati a portare anelli. Il rischio è di ritrovarsi un dito che sembra una salsiccia doppia schiacciata al centro o, al contrario, di perdere l’anello in acqua al primo giorno di mare.
Quale mano
Mi raccomando, signore e signori, la fede va sull’anulare sinistro. Non è un’optional, non è a seconda delle preferenze, è così e basta. Perché proprio sulla mano sinistra? Se non vi convince la motivazione religiosa pensate alla storiella della vena amoris, quella che dall’anulare sinistro porta direttamente il sangue al cuore. A meno che non vi sposiate in Nord Europa o in America Latina, occhio a scegliere la mano corretta.
La cura delle mani
Le mani vanno libere, ricordatevi di non indossare altri anelli che portate abitualmente. Secondo il Galateo non è concesso nemmeno l’anello di fidanzamento il giorno delle nozze. Anche i guanti vanno tolti una volta arrivate all’altare, la fede può essere indossata solo a mani libere. Inoltre evitate smalti rossi o molto accesi a favore di nuances più tenui.
Che materiale
La tradizione vuole che le fedi siano in oro (giallo)- simbolo di eternità- e semplici (la sfera è simbolo di perfezione, che verrebbe invece interrotta in caso di intrecci o presenza di pietre preziose). Volete farle di legno perché va di moda? Ok, ma la vostra eternità probabilmente non sarà così eterna… Non volete rispettare la tradizione? Non portate la fede perché essa stessa è un simbolo della tradizione 😉
Il cuscino
Se volete sfoggiare tutta la vostra creatività potete, però, sbizzarrirvi col cuscinetto porta fedi: dal pizzo alla seta, dal disco di legno al cuscinetto erboso, dal cofanetto in plexiglass al telaio decorato. Al giorno d’oggi è possibile trovarne proprio per tutti i gusti!
(Per altri consigli sulle fedi nuziali sfoglia la categoria “Fedi nuziali“)
Ancora non hai le idee ben chiare sull’acconciatura che porterai IL grande giorno? D’altronde mancano ancora molti mesi, giusto? Sbagliato!
Prenotare la tua acconciatura in anticipo a volte può consentirti di risparmiare qualcosa, o per lo meno di poter confrontare più preventivi.
Inoltre avrai tutto il tempo che ti serve per far crescere i tuoi capelli fino alla lunghezza desiderata: dei capelli più lunghi aggiungono più scelte di acconciatura nelle spose, anche se potrai sempre utilizzare delle extension se lo desideri.
Ma in base a cosa puoi scegliere la tua acconciatura per il giorno delle nozze?
Innanzitutto ci sono vari fattori da valutare nel complesso: se sarai una sposa con o senza velo, lo stile del tuo matrimonio, la tua età, il momento del giorno in cui ti sposerai, la lunghezza dei capelli,…
Ecco perché la “prova capelli” è un po’ come la prova vestito: parti con l’idea di comprare un vestito da sirenetta in pizzo e ti ritrovi con un sottogonna da fare invidia ai migliori lampadari in vetro di Murano.
È consigliabile sempre, una volta fatta la scelta dell’abito, fare la prima prova insieme all’acconciatura scelta per vedere l’effetto d’insieme, così da escludere eventuali acconciature da urlo ma non adatte al tuo abito.
Se vuoi seguire la moda degli anni venti puoi optare per delle acconciature molto semplici e naturali, un po’ “shabby”, come un’acconciatura semiraccolta morbida con qualche fiore tra i capelli. Se desideri dare un tocco di eleganza con qualche accessorio semplice, puoi chiedere di provarne qualcuno direttamente negli stessi Atelier dove sceglierai anche l’abito.
In generale, comunque, il consiglio è sempre di scegliere qualcosa che ti faccia sentire a tuo agio e che non sia fuori luogo rispetto al contesto. Che sia l’effetto “finto spettinato” o chignon classico o anche solo una piccola treccia laterale, l’importante è che tu ti senta bella così perché è il tuo giorno, il tuo matrimonio, la tua festa.
Oggi parliamo di preparativi al matrimonio. Non sempre ce li aspettiamo esattamente in questo modo.
Ah, il matrimonio. Tutti attorno a te si sposavano e aspettavi così tanto anche il tuo momento.
Finalmente arriva la tanto desiderata Proposta, stabilite una data: è tempo di iniziare i preparativi. Ricordi quando pensavi “Sarà divertente organizzare tutto insieme”? Ecco, adesso torna nel mondo reale.
L’esperienza e i racconti ci dicono che probabilmente 3-4 coppie su 10 hanno trovato davvero divertente organizzare tutti i preparativi al matrimonio; le statistiche scendono drasticamente a 1 su 10 quando le coppie arrivano a circa un mese dalla data del si.
Già, sarebbe davvero divertente organizzare i vari dettagli, se potessimo tralasciare le prossime 10 situazioni tratte da storie vere.
1) Genitori e (soprattutto) suoceri tendono a intromettersi su tutto, anche nella scelta del colore delle mutande da abbinare rigorosamente al colore della carta da parati della prozia che sta in Canada.
2) Alcune persone che non vedi da secoli si autoinvitano al pranzo nonostante tu li abbia invitati ufficialmente soltanto alla cerimonia.
3) Gli invitati pretendono di decidere dove sedersi e come creare i tavoli, scombinando tutti i tuoi piani fino a giorno prima (ma perché non il giorno stesso?) delle nozze.
4) Nel momento in cui hai trovato la location da sogno, che anche Briatore ti invidierebbe, la vocina della tua coscienza ti dice che bisogna tenere conto di ogni previsione climatica e quindi ciao ciao praticello potenzialmente allagabile, spiaggia incantevole, montagna indomabile.
5) Vengono spesso vietate in chiesa, in comune o anche al ristorante le tue colonne sonore preferite.
6) Ti trovi a dover invitare, per tua estrema educazione, tutti i fidanzati e fidanzate dell’ultimo minuto che magari non vedrai mai più e che sicuramente saranno gli stessi a fare delle ordinazioni fuori menù costosissime.
7) Parti un anno prima annunciando di voler fare tutto con calma e ti ritrovi a dover organizzare i preparativi durante un trasloco in corso e – perché no – un bel restauro.
8) Scopri con tuo stupore che quei 3 fiorellini tanto carini non li pagherai MAI e poi mai meno di 500€; soprattutto, lo scoprirai dopo averne ordinati a caso alcuni di una specie rarissima di cui esistono solo 17 esemplari nel mondo.
9)Scopri con altrettanto stupore che la stessa acconciatura che in un giorno normale pagheresti 50€ il giorno delle nozze costerà 2500€ + iva.
10) Pensavi di cavartela con soli 10 punti? Questo punto racchiude i restanti 500: devi pensare al trasporto degli invitati, all’orario della cerimonia per chi arriva da più distante, alle esigenze alimentari di ognuno, all’intrattenimento, alle bomboniere, alle partecipazioni,…
Se tu e il tuo partner riuscirete a sopravvivere a tutto questo, d’altra parte, sarete sicuramente pronti a una lunga e felicissima vita insieme. Dice il saggio: ciò che non uccide fortifica!
Ogni regione (ogni città) vanta degli usi e costumi più o meno recenti legati al matrimonio. Con l’epoca dei social queste tradizioni hanno cominciato a uscire dai propri confini cittadini per diffondersi un po’ in tutto il Paese. Vediamo insieme nello specifico qualche esempio che si sta diffondendo in tutto il Belpaese: conoscete già queste tradizioni?
Da Galateo sono i testimoni di nozze a regalare le fedi nuziali agli sposi. Per ricambiare questo gesto gli sposi dedicano loro un dono speciale e prezioso. (Vedi altre usanze legate al Galateo)
Si tratta di un passaggio obbligatorio che concretizza la volontà di sposarsi a partire dal quale si hanno 180 giorni di tempo per convolare a nozze. La promessa di matrimonio coincide con le pubblicazioni in comune, non dappertutto però viene festeggiata in famiglia. Si tratta di un’usanza campana che sta lentamente prendendo piede in tutta la Penisola. Secondo la tradizione proprio in questa occasione l’uomo chiedeva la mano della sua amata al padre di lei.
Sta diventando un’usanza comune per gli sposi indossare gli abiti del giorno del sì durante una giornata diversa dal matrimonio. In questo modo gli sposi possono avere più attenzioni per i propri invitati durante i festeggiamenti, godersi il buffet e avere delle foto molto più curate e fatte senza la fretta di ritornare al banchetto. Inoltre sarà sicuramente emozionanti per gli sposi (soprattutto per le spose) poter indossare nuovamente il proprio abito.
“Né di Venere né di Marte, né si sposa e né si parte”. In realtà molte coppie scelgono il venerdì come giorno per celebrare le proprie nozze proprio perché, a causa di questa credenza, i ristoranti applicano spesso degli sconti considerevoli.
Attenzione anche al mese che scegliete: in Campania è considerato di cattivo auspicio sposarsi a Maggio. in Liguria non ci si sposa a Settembre perché nella tradizione locale vige il detto “Sposa settembrina, presto vedovina”!
La sposa nel giorno delle nozze dovrebbe indossare: qualcosa di vecchio, che simboleggi il passato; di nuovo, simbolo di nuova vita; di blu, simbolo di sincerità e purezza; di prestato, simbolo delle persone care che ci restano accanto nel passaggio dalla vecchia alla nuova vita; di regalato, simbolo di affetto da parte delle persone che ci amano.
Questa usanza prevede che la sposa rompa un piatto colmo di riso e confetti, sulla soglia di casa, come simbolo di rottura con la vecchia vita; lo stesso rito può essere ripetuto dagli sposi prima di entrare nel portone della nuova casa come segno di prosperità. Si tratta di una tradizione di origine greca.
Si tratta di un rituale molto in voga in varie zone d’Italia e prevede di mettere all’asta per gli invitati alcuni lembi della cravatta dell’abito da cerimonia dell’uomo in cambio di offerte di denaro. Viene utilizzata a volte una cravatta di ripiego per preservare quella ufficiale come ricordo.
Alcuni dicono che il letto degli sposi debba essere preparato solo da donne non sposate, altri vogliono che venga poggiato sopra un neonato o una bambina che faccia sopra numerose capriole come augurio di fecondità, altri ancora dicono debba essere preparato solo da donne con un matrimonio solido alle spalle. In Sicilia la preparazione del talamo ha un verio proprio nome: la cunzata.
E voi che tradizioni dovete assolutamente seguire?
VI vogliamo dare oggi un vademecum delle fedi nuziali: una sorta di consigli dettati dall’esperienza per capire i dettagli a cui dovete prestare attenzione per l’acquisto delle vostre fedi nuziali.
Per le signore: non esagerate a prendere una misura troppo stretta, lo rimpiangerete soprattutto durante la gravidanza, quando vi ritroverete probabilmente con due cotechini al posto delle mani. Inoltre, nel caso la fede dovesse andarvi un po’ larga, potrete sempre fermarla con delle fedine di minor spessore.
Per i maschietti: il consiglio è di affidarvi sempre in preferenza alla misura più piccola che sembra entrare comodamente nel vostro dito. In genere voi tendete, fortunatamente, ad avere meno problemi di circolazione sanguigna.
Attenzione anche alla stagione: se comprate le fedi in inverno/primavera tenete conto che le dita sono solitamente più asciutte che in estate, quando tendono un po’ a gonfiarsi.
Dipende. Il classico nome + data delle nozze va bene per ogni tipo di fede nuziale. Se invece volete una frase uguale in entrambi gli anelli, occorre vedere se ci sta nella fede con diametro più piccolo delle due.
Potete sempre spezzare la frase nei due anelli per dare quel tocco di “unione” in più, così da gestire più parole nella fede più grande.
Un’incisione meno classica (da cui prende nome questo sito) riprende l’antica formula matrimoniale latina “Ubi tu (Caius) ibi ego (Gaia)” che significa “Ovunque tu sarai, lì io sarò”, che potete personalizzare con i vostri nomi. Es. Ubi tu Matteo, ibi ego Giulia
Che decidiate di andare da Cartier, Bvlgari o alla gioielleria del centro commerciale sotto casa, il mio consiglio è quello di chiedere sempre almeno un paio di preventivi per regolarvi con i tempi e il tipo di scritta.
Può capitare ad esempio (ogni riferimento non è puramente casuale ma realmente accaduto) che scegliate una frase da incidere internamente e che la commessa vi risponda che “non ci starà mai e poi mai quella scritta in una fede di misura così piccola” fino a farvi desistere e optare per una frase più breve. Quando però arriverà, dopo un mese di travaglio, l’anello pronto e luccicante vi potreste rendere conto che l’incisore è un esperto amanuense e che la vostra frase lunghissima in realtà occuperà circa la metà dell’area incisibile.
Allora, tra gli autoinsulti per aver creduto alla commessa in buona fede e quelli che riceverete dall’incisore (vi fischieranno le orecchie per 3-4 giorni) deciderete di fare incidere nuovamente le fedi. Già, perché la tradizione vorrebbe rimanessero al vostro anulare per tutta la vita a meno di divorzi lampo, inciccionimento (termine tecnico) delle dita, piaghe, sopraggiunte allergie ai metalli,…e quindi non sarebbe una brutta cosa se fossero proprio come le desiderate.
In ogni caso non fatevi prendere dal panico, richiederle due o tre mesi prima della data presunta andrà benissimo. Buona caccia!
Anche se siete una coppia moderna, il rito del matrimonio, soprattutto quello religioso, si mantiene ancora classico per la maggior parte dei casi. Ma siete sicuri di sapere come dovreste entrare in scena voi futuri sposi? 😉 Vediamo qualche indicazione sull’ingresso degli sposi nella cerimonia religiosa ma anche civile.
Da galateo lo sposo dovrebbe fare il suo ingresso accompagnato dalla madre, rimanendo alla sua destra. Dovrebbe poi affrontare la navata centrale della chiesa o del luogo prescelto rimanendo sempre nel lato destro, dove, tradizionalmente, siederanno anche i suoi invitati.
Si raccomanda un arrivo di 20 minuti circa in anticipo rispetto all’orario della cerimonia. Sia mai che proprio a voi tocchi l’unica sposa puntuale del mondo!
Sarebbe buona norma che anche tutti gli invitati arrivassero con un po’ di anticipo: tutti dovrebbero essere già ai loro posti nel momento in cui farà il suo ingresso la sposa. Se siete tra quelli che si prendono all’ultimo e arrivate nel momento in cui arriva anche la sposa, a questo punto attendete un attimo per non intromettervi tra fotografi, riti iniziali, ecc.
La sposa, in genere, arriva accompagnata dal padre che le porge il braccio sinistro. Con la propria mano sinistra reggerà il bouquet. Se volete creare un po’ di suspance aspettate 5 minuti oltre l’orario indicato, ma cercate di non superare i 15 minuti.
Ricordate, attraversando la navata, di mantenere la testa alta e sorridere per le foto. Sorridere e guardare gli invitati può essere anche un modo per distrarvi un attimo dalla marcia nuziale ed evitare che facciate colare immediatamente tutto il trucco sul velo o sul vestito. Anche se il primo sguardo sarà, inevitabilmente, volto a cercare gli occhi del vostro sposo. A questo punto il papà della sposa può sollevare il velo se disposto classicamente davanti al viso e stringere la mano al futuro marito, consegnandole la sua dolce principessa con sguardo minacc…amorevole.
Se avete scelto anche dei paggetti, questi saranno disposti in fila per due davanti alla sposa, mentre le damigelle dietro, a chiudere il corteo. Mi raccomando: legate ben strette le fedi se i paggetti sono molto piccoli. Non sareste i primi a dover cercare gli anelli per tutta la chiesa (se vi va bene).
Come abbiamo visto, il corteo classico prevede l’ingresso separato degli sposi in chiesa. Si parla, invece, di corteo solenne quando gli sposi si salutano sul sagrato e poi fanno il loro ingresso in chiesa accompagnati dai genitori, i paggetti e gli invitati in ordine di importanza. Questo tipo di corteo oggi è meno diffuso e potrebbe anche creare imbarazzo tra gli invitati che entrerebbero alla fine.
Si usa anche, meno di frequente, che il padre della sposa la accompagni soltanto fino all’ingresso della chiesa e poi la stessa prosegua il suo percorso con il futuro marito, rimanendo sempre alla sua sinistra. Oppure ancora lo sposo può attendere la macchina della sposa, aiutare la futura consorte a scendere , omaggiarla con un baciamano, porgerle il bouquet e avviarsi assieme a lei verso la chiesa.
Chiaramente come per ogni altra cosa, ricordatevi che è il vostro giorno felice. Se desiderate essere accompagnati all’altare da qualcun altro a voi caro o, perché no, dai vostri figli se ne avete già, sentitevi liberi di infrangere la tradizione!
(Altri articoli dalla categoria “Galateo“)
Oggi parliamo un po’ di galateo dell’invito nuziale. Sicuri di sapere tutto sull’invito di nozze perfetto?
La partecipazione di nozze rappresenta il biglietto da visita del vostro matrimonio. Riesce a dare, cioè, già un’idea dello stile e del tema prescelti dagli sposi. Ad esempio se preparate le vostre partecipazioni coi centrini di carta delle pasticcerie gli invitati sapranno subito che avete bisogno di un cospicuo incentivo per il vostro conto corrente 😉
Scherzi a parte, occorre prestare particolare attenzione nello scegliere bene i propri inviti.
Dalla scelta della carta, dei colori o delle decorazioni i vostri invitati potranno già capire se puntate sulla semplicità, piuttosto che sull’eleganza o la spensieratezza.
Tra i vari dubbi che ci si pone al momento della scelta c’è quello dei nomi da mettere sulle buste e sul contenuto dell’invito.
Le buste possono essere spedite o consegnate a mano dagli sposi (il galateo prevede tradizionalmente l’annuncio da parte dei genitori ma non è più molto in uso). Nel caso siano spedite si consiglia un preavviso di minimo 3 mesi, soprattutto se il matrimonio è previsto nei mesi estivi di ferie, anche se molti sposi al giorno d’oggi preannunciano la data a voce prima di consegnare gli inviti.
Occhio a dove mettete l’indirizzo: va scritto a mano sulla busta in basso a destra, mentre il francobollo va posizionato in alto a destra.
Attenzione alla formula per scrivere i nomi sulle buste: è importante far capire chi si sta invitando! Sia mai che la zia Adalberta non decida di portare anche il pronipote della figlia dell’amica perché non avete specificato bene a chi fosse rivolto l’invito.
I nomi sulle buste vanno scritti a mano, preferibilmente con una scrittura corsiva per conferire un tocco di eleganza o comunque in bella calligrafia. Se siete proprio negati fatevi dare una mano da un’anima pia.
Davanti ad ogni nome potete aggiungere la formula Gent.ma, Gent.mo o Gent.mi. Si, anche per parenti antipaticissimi, amici sgraditi e autoinvitati. Evitate invece i titoli tipo Ing. o Dott., a meno che non siano titoli nobiliari.
Nel caso di un invito a una famiglia completa basta aggiugere davanti al cognome il termine “Famiglia”, es “Famiglia Bianchi”. Se i figli non vivono più con i genitori riceveranno una partecipazione a parte e nella busta dei genitori si leggerà “Gentilissimo Mario Bianchi e Signora” o “Gentilissimi Mario e Giulia Bianchi” oppure ancora “Gentilissimi Mario Bianchi e Giulia Rossi”.
Passando all’invito, che cosa dovrà contenere necessariamente? I nomi degli sposi, ovviamente, che annunciano il proprio matrimonio, luogo data e ora della cerimonia, indirizzi. Tradizionalmente andrebbero inseriti i due indirizzi della coppia prima di contrarre matrimonio e l’indirizzo scelto dalla futura nuova famiglia. Al giorno d’oggi spesso gli sposi convivono da tempo e riportano un unico indirizzo.
A piede dell’invito si richiede inoltre gentile conferma con la formula R.S.V.P. (dal francese “répondez s’il vous plaît”).
Finora abbiamo parlato indistintamente di inviti e partecipazioni. In realtà non sempre la partecipazione presuppone un invito al ricevimento, anche se da galateo il numero di invitati alla cerimonia e al ricevimento dovrebbe corrispondere. Pertanto solitamente nella partecipazione odierna è previsto un biglietto a parte per l’invito al banchetto. Mi raccomando, leggete bene: non vorrete intrufolarvi per sbaglio ad un pranzo o ad un buffet, magari all’ora sbagliata!
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A presto!
Quanti di voi non hanno ancora sentito parlare di carta piantabile? Le partecipazioni in carta piantabile hanno preso piede solo di recente e presentano moltissimi vantaggi che ora vedremo insieme.
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Si tratta di una carta speciale che contiene dei semi al suo interno. Una volta che l’invito non servirà più potrete strappare la carta in piccoli pezzi, ricoprirla con un po’ di terriccio (1/2cm) e annaffiare. Tenete costantemente la terra umida e dopo circa una settimana inizieranno a germogliare le prime piantine.
Quali tipologie esistono?
Ubitu può offrirvi due diverse grammature: 70g e 250g. Abbiamo iniziato con della carta bianca ma stiamo iniziando ad introdurre anche nuove tipologie colorate (esclusivamente con tinture naturali) e sagomabili. I semi che utilizziamo sono: non ti scordar di me, fiori misti colorati, pomodoro e basilico, margherite, papavero bio e altri su richiesta. A questo link è possibile trovare diverse soluzioni alternative.
Come viene stampata?
Per la stampa su carta piantabile utilizziamo una stampante professionale a getto d’inchiostro per due principali motivi: ha un ridotto consumo energetico (oltre il 90% rispetto ad una laser) e non rischia di rovinare i semi con il calore della macchina.
Potete abbinare alle vostre partecipazioni anche tutto il coordinato nozze: biglietti per bomboniere, segnaposto, cartoncini per tableau, libretti per la cerimonia, scatoline e tutti gli accessori coordinati.
A seconda del budget dei futuri sposi possiamo offrire tutte le soluzioni possibili: partecipazioni interamente in carta piantabile ma anche solamente con un piccolo inserto che racchiuda il vostro messaggio d’amore. Possiamo abbinare centinaia di carte pregiate ed ecosostenibili e realizzare parte del vostro sogno.
Selezionare un tema per le proprie nozze può rappresentare una difficile scelta iniziale tra le infinite possibilità a disposizione dei futuri sposi, ma una volta individuato un filo conduttore preferito sarà più facile indirizzare tutto il resto delle scelte e delle decorazioni possibili: dalle partecipazioni di nozze alla scelta del bouquet, del tovagliato, della torta nuziale, ecc. Proviamo a vedere quali sono i temi di matrimonio più scelti dagli sposi.
Alcuni sposi scelgono dei temi molto originali, ma ci sono anche alcuni temi intramontabili che non passano mai di moda. Quali sono quelli maggiormente scelti dagli sposi?
Ne abbiamo selezionati 10 tra i più diffusi:
1) Colori: spesso l’interno matrimonio ruota tutto intorno a un colore primario;
2) Fiori: dalle peonie alle rose rosse o rosa ai girasoli. Molte sono le tipologie di fiori richiesti a seconda dello stile del matrimonio.
3) Viaggi: si va dall’invito che ricorda il biglietto aereo / una cartolina / una valigia / ecc. alle decorazioni più stravaganti.
4) Musica: chiavi di volino, di basso, pentagrammi,ecc. adornano spesso le tavole e gli inviti di nozze di futuri sposi musicisti o che condividono semplicemente la passione per la musica.
5) Mare: inviti con elementi che ricordano la spiaggia, le barche, corde e timone, lo stile marinaresco con le classiche righe rosse, blu e bianche.
6) Cioccolato: intramontabile e amato da tutti. Un’idea sempre carina è quella della tavoletta di ciocolato come partecipazione.
7) Vino: perfetto per chi condivide la passione per questo mondo suggestivo: bottiglie, etichette, tappi di sughero sono solo alcune idee.
8) Retrò: anni ‘3o e ’60 sono tra i più gettonati tra le epoche storiche.
9) Cinema: un film particolare, un genere cinematografico o delle semplici citazioni famose sono tra gli elementi più richiesti.
10) Ecosostenibile: per dei futuri sposi attenti alla salvaguardia dell’ambiente.
Nonostante si tratti dei temi più gettonati non significa che non possano diventare originali. Esistono infiniti modi di combinare queste idee ai gusti personali e alle idee di ogni coppia!
E voi avete già pensato al vostro tema? Ecco alcuni spunti per le vostre partecipazioni di nozze.